Galateo nel matrimonio: le regole base

Matrimoni nel bosco, ricevimenti in formato pic nic, location insolite … ci sono mille modi per vivere il giorno più bello. Sono lontani i giorni in cui il matrimonio doveva rispettare tutti i dettami della tradizione, e uniformarsi a un rigido galateo. Non per questo le buone maniere sono passate di moda, anzi: un pizzico di eleganza non guasta mai. In questo giorno così particolare, del resto, è normale sentirsi sotto i riflettori … anche la minima gaffe può attirare l’attenzione. 

Qual è l’abc del bon ton? Un aspetto da non sottovalutare è l’ordine del corteo nuziale. Da tradizione, il primo a entrare in chiesa è lo sposo, accompagnato dalla madre o da un’altra parente (a destra dello sposo). Generalmente, a seguire sfilano paggi e damine che fanno da apripista alla sposa: la vera star della situazione, sottobraccio al padre o al fratello. Se le damigelle hanno il compito di reggere lo strascico, dovranno logicamente seguire la sposa: diversamente, la precederanno, a maggior ragione se dotate di cestini da cui lanciare i petali o di cuscino porta fedi. 

Per quanto riguarda la lista degli invitati, sarebbe bene includere le coppie da cui si è ricevuto, in passato, un invito al matrimonio: una buona regola che, però, non rappresenta un obbligo (specie se le nozze sono celebrate fra pochi intimi). Preferibilmente, sarebbe meglio personalizzare le partecipazioni con frasi e indirizzi scritti a mano, per renderli più speciali. 

Per quanto riguarda la posizione degli ospiti a tavola durante il ricevimento, non ci sono regole valide in assoluto: lo sposo e la sposa possono accomodarsi con genitori e testimoni, o su un tavolo a parte in base alle preferenze. L’importante è che il tavolo d’onore sia posizionato bene in vista, in prossimità dei tavoli riservati agli ospiti più importanti. Se possibile, è consigliabile alternare uomini e donne: secondo il galateo, inoltre, i fidanzati non dovrebbero essere divisi (diversamente dalle coppie sposate).

Predisporre il tableau de mariage è fondamentale – così come i segnaposto – per aiutare gli ospiti a orientarsi, tenendo presente che gli invitati potranno scegliere, in un secondo momento, di cambiare posto. Una buona abitudine per gli sposi, poi, è di fare il giro dei tavoli di tanto in tanto, per scambiare qualche chiacchiera con gli invitati.

Cosa dire in merito al dress code? Il segreto, come sempre, è il buon gusto, sia per gli sposi che per gli ospiti. In ogni caso, vale la pena di dare un’occhiata al bon ton e di rispettare le regole base. La sposa, ad esempio, dovrebbe evitare le spalle scoperte in chiesa. Per quanto riguarda lo sposo, l’eventuale cappello dovrà essere tolto durante la cerimonia.

Infine, non dimenticare di inviare i ringraziamenti agli ospiti che ti hanno omaggiato con la loro presenza e con un regalo. Puoi pensarci dopo la luna di miele: anche in questo caso, l’ideale è scrivere un messaggio personalizzato.

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